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Visualizzazione dei post da febbraio, 2012

A 14 anni alle elementari

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Cosa significa per una quattordicenne trovarsi tra i banchi con bambini di classe terza? Ewa è arrivata in Italia dall'Etiopia insieme alla sorellina, di qualche anno più piccola. La bambina viene inserita nella classe terza della scuola primaria vicino casa e l'inserimento procede per il meglio grazie alla piena collaborazione di genitori e personale docente. Nel corso della sua prima estate in famiglia però, Ewa rivela alla mamma di ricordare perfettamente la propria data di nascita, non corrispondente a quella indicata nel certificato rilasciato dal Tribunale Federale di Etiopia. I genitori così presentano istanza al Tribunale per i Minorenni di Firenze al fine di richiedere l'importante rettifica del certificato di nascita. I bambini provenienti da adozione internazionale, in alcuni casi, non possiedono documenti certi sulla data di nascita e ciò si evidenzia con discrepanze fra età dichiarata e sviluppo fisico. La radiografia del polso sinistro perm

Fine delle discriminazioni. Pechino è al lavoro per bandire la parola orfano dai nomi dei bambini

A darne notizia è il Ministro cinese per gli Affari Civili che vuole cancellare dal nome dei bambini senza famiglia la parola che li etichetta come orfani, esponendoli a possibili atti discriminatori e sottoponendoli a una vita di pregiudizio . Lo svela il giornale China Daily e lo ribadiscono il sito americano delle politiche adottive, Adoption Policy, e il portale Worldnews. In pratica, agli Istituti che tengono in protezione i bambini senza genitori sarà proibito di registrarne ufficialmente i nomi con modalità che li rendono riconoscibili come orfani. Infatti è stata abitudine degli Istituti, negli ultimi decenni, di dare ai bambini cognomi come Guo o Dang , che significano Stato e Partito . Sono 100mila in Cina i bambini con genitori non identificati, ospitati da 900 Istituti, secondo le dichiarazioni del China Daily. Dichiara con forza Chen Lunan, operatore sociale: «Non vogliamo che i bambini cresciuti nelle istituzioni di protezione portino addosso etichette c

BARI – Procedure di 3 o 4 anni e tetto spese di 20mila e 30mila euro.

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Per questo 450 famiglie hanno aderito alla petizione promossa nella città di Bari allo scopo di ottenere che la CAI non interrompesse la misura di rimborso spese relativa alle adozioni dell'anno 2010. La novità è che le famiglie aggiungono alcune richieste a quella, esaudita a gennaio, della ricostituzione del fondo. La petizione è arrivata sui giornali. È apparso un articolo su Bari.it: «La petizione di Bari, promossa da Vincenzo Anelli, ha chiesto al presidente Giorgio Napolitano, al presidente Mario Monti e al Ministro Andrea Riccardi di confermare la misura di parziale sostegno finanziario alle adozioni internazionali, che prevedeva la possibilità di un rimborso della spesa sostenuta. L'intervento ha avuto un grande risalto nazionale, puntando i riflettori su un percorso che ogni anno vede come protagoniste oltre 3.000 coppie italiane, 3.154 nel corso del 2011 (di cui circa 200 pugliesi)». L'articolo evidenzia le nuove richieste sorte dalle famiglie du

Legge di stabilità 2012 prorogata per tre anni

Con la legge di stabilità 2012 è stato prorogato per tre anni, 2012, 2013 e 2014 , il Fondo di credito per i nuovi nati, utilizzabile per il rilascio di garanzie – anche fideiussorie – alle banche e alle finanziarie per la realizzazione di iniziative volte a favorire l'accesso al credito da parte di famiglie con un figlio nato o adottato nel triennio di riferimento . I dettagli di questo bonus sono stati fissati dal decreto attuativo del 10/9/2009 , al quale è seguita la firma di un protocollo tra Ministero e ABI. I finanziamenti interessati sono quelli a tasso fisso, di durata fino a 5 anni di ammontare non superiore a 5000 euro . Le garanzie "di Stato" potranno arrivare al 50% della quota capitale del finanziamento e sono incondizionate e irrevocabili. Se il richiedente ha un ISEE inferiore a 15.000 euro la garanzia potrà salire fino al 75% del prestito . La garanzia interviene in caso di mancato pagamento delle rate. In prima fase la banca/finanziaria si

Convenzione dell’Aja sui diritti dei minori abbandonati: perfino la Grecia ratifica e l’Italia resta ultima

Nonostante si trovi in gravissima emergenza, la Grecia trova il tempo e i numeri per mandare a segno la ratifica della Convenzione dell'Aja del 1996 su tutela e protezione dei minori. Martedì 7 febbraio il Paese ha depositato il proprio documento di ratifica , diventando così il 34mo Paese contraente . Risaliva al 2008 la decisione n. 431/CE con la quale l'Unione Europea invitava gli Stati membri a procedere con i lavori di ratifica entro la scadenza del 5 maggio 2010. Nello scenario europeo la Grecia era rimasta l'ultimo Stato, assieme all'Italia, a non aver depositato ancora alcuno strumento di ratifica. È significativo che un Paese come la Grecia, in grave urgenza economica e in piena crisi di governo, sia riuscita a dare attenzione ai diritti dei minori e all'emergenza dei figli fuori famiglia . Se la Grecia ha trovato, in una simile congiuntura, la volontà politica e i tempi di lavoro utili a un'importante passo di livello internazionale,

Mosca sospende le adozioni internazionali di bambini russi negli Usa Mosca sospende le adozioni internazionali di bambini russi negli Usa Mosca sospende le adozioni internazionali di bambini russi negli Usa

Tra i titoli degli ultimi giorni è apparsa una notizia che sa di guerra fredda : da Mosca parte la direttiva di sospendere le adozioni internazionali verso l'America. La Federazione Russa è infatti tra i maggiori Paesi di provenienza delle adozioni americane. La decisione è stata diramata dal Ministero russo degli Esteri lo scorso 11 febbraio . Il problema è che deve entrare in vigore il nuovo accordo bilaterale, firmato il 13 luglio 2011 , che stabilisce con rigore il rispetto di diversi impegni, tra cui l'accertamento psicologico dei futuri genitori e l'obbligo di procedere soltanto con enti accreditati . Perciò, a detta delle fonti ufficiali, fino a quel momento non se ne parlerà. Ma non è tutto qui . Il Ministero è stanco dei maltrattamenti che sono stati riservati a una pur piccola percentuale di minori russi che hanno fatto ingresso negli Stati Uniti negli ultimi 15 anni (in 17 casi su 60mila sono sfociati nella morte dei bambini). In particolare il M

Comunicato: Rimborso delle spese sostenute per adozioni concluse negli anni 2010 e 2011 (08/02/2012)

In data 5/1/2012 è stato registrato dalla Corte dei Conti il D.P.C.M. contenente le modalità di presentazione delle domande  di rimborso delle spese sostenute per adozione internazionale, con riferimento alle adozioni internazionali di minori stranieri, il cui ingresso e la residenza permanente in Italia siano stati autorizzati nei periodi compresi tra il 1° gennaio ed il 31 dicembre 2010 e tra il 1° gennaio ed il 31 dicembre 2011. E' stato successivamente emesso il D.P.C.M. volto alla proroga fino al 30 aprile 2012 del termine, originariamente fissato al 31 dicembre 2011, per la presentazione delle domande relative alle adozioni concluse nel 2010. E' in corso la pubblicazione dei suddetti decreti sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. E' possibile comunque scaricarli selezionando: Decreto Allegati2010 I coniugi che hanno concluso l'adozione nell'anno 2010 possono pertanto presentare le domande di rimborso da oggi e fino al 30 aprile 20

Meglio stare fermi: adozione internazionale in Nepal

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Riparlare di adozione internazionale in un paese che riesce a malapena a stare in piedi è pericoloso per i bambini e anche per le famiglie adottive. Alla fine di novembre, il governo ha riaperto i meccanismi per l'adozione internazionale fissando il numero di bambini a 250. La metà circa delle richieste che normalmente arrivano. Nei mesi precedenti aveva cercato di fare pulizia nel sistema di organizzazioni e home children che si spartivano un business quantificabile in oltre un milione e mezzo di euro annui. Aveva fissato anche delle cifre: i genitori adottivi dovevano pagare USD 8.000 e agli orfanotrofi spettavano USD 5.000 (a queste cifre dovevano aggiungersi quelle imposte dal business cioè avvocati, hotel, fees per l'associazione). Negli anni, nepalesi e organizzazioni occidentali che si erano buttati in questo business, sono  arricchiti e con essi la burocrazia nepalese che attestava con falsi certificati l'adottabilità. L'emersione di questo mercat

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SOS VILLAGGI DEI BAMBINI - VIETNAM

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La Pina è regista e protagonista dello spot-documentario realizzato in Vietnam, all'interno del Villaggio SOS di Da Lat, situato in una zona residenziale vicina a Ho Chi Minh City e composto da 14 case famiglia che accolgono bambini privi di cure familiari. Il Villaggio SOS ospita al suo interno un Centro Medico SOS che offre cure mediche sia ai bambini accolti e al personale, sia alla comunità locale.   In Vietnam il 10% della fascia più giovane della popolazione vive sotto la soglia di povertà, vedendosi negati i diritti riconosciuti nella Convenzione ONU sull'infanzia e l'adolescenza. Il 70% dei 126.000 orfani oggi ufficialmente registrati, non ricevono cure di alcun tipo. Non solo. Per le famiglie a basso reddito, ogni figlio che va a scuola è al tempo stesso una fonte di reddito sottratta al bilancio familiare e un aiuto in meno per le incombenze domestiche. Per questo di fronte alla scelta di mandare a scuola i propri figli, è probabile che i genitori dedichino le sca

Notice: U.S. Department of State to delay resuming adoptions in Vietnam

The United States has determined that it will not resume intercountry adoptions in Vietnam on February 1, 2012, when the Hague Convention on Protection of Children and Co-operation in Respect of Intercountry Adoption will enter into force there. Despite Vietnam's initiatives to strengthen its child welfare system and ensure the integrity of its domestic and international adoption process, it does not yet have a fully Hague compliant process in place. We continue to caution adoption service providers and prospective adoptive parents that, to ensure that adoptions from Vietnam will be compliant with the Convention, important steps must still take place before intercountry adoptions between the United States and Vietnam resume. Adoption Service Providers should not initiate or claim to initiate, adoption programs in Vietnam until they receive notification from the Department of State that it has resumed adoptions in Vietnam.  The Department of State will provide updated information

Nepal: pubblicata oggi la lista dei 263 minori adottabili dal governo locale

Sulla pagina web del Ministero nepalese delle Donne, dei Bambini, e del Benessere Sociale è comparsa oggi la lista dei bambini adottabili. Sono 263 in totale. L'elenco è distinto in tre sezioni:  minori in condizioni di normale salute , minori grandicelli (in Nepal sono considerati grandi i bambini adottabili con più di 6 anni di età) e minori in precario stato di salute . I bambini in normale stato di salute sono 89 , hanno da 1 a 5-6 anni e sono soprattutto orfani di sesso maschile (37 maschietti e 52 femminucce). Il numero di bambini di età più grande costituisce la maggior parte dei minori adottabili nepalesi: hanno tra i 6 e i 14 anni e se ne contano 149 , per la maggior parte bambini tra i 7 e gli 11 anni. Anch'essi per lo più orfani. Si contano 86 maschietti e 63 femminucce. In precario stato di salute o affetti da particolari patologie che richiedono cure speciali, si trovano 25 bambini, divisi in 9 maschietti e 16 femminucce per lo più orfani dei gen