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Visualizzazione dei post da ottobre, 2009

Nepal, il Pam taglia le razioni di cibo ai rifugiati

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I rifugiati del Bhutan , in Nepal , hanno espresso il loro forte disappunto, per una recente decisione da parte del Programma Alimentare Mondiale (Pam), che ha tagliato drasticamente le razioni di cibo . Gli sfollati si sono detti molto preoccupati, soprattutto per i loro bambini che subiscono la continua violenza della mancanza di alimenti. “Questa situazione può solo che peggiorare le cose” afferma Yam Gurung , un rifugiato di 33 anni. Ogni persona all’interno del campo, fino a poco tempo fa, riceveva una razione mensile di cibi vari pari a circa 5,6 kg di riso. Ora, è solo la metà. “Siamo ancora scioccati per la notizia. Ci auguriamo che i tagli non dureranno più a lungo” spiega Prakash Dhamala , un ragazzo di 24 anni. La causa del ridimensionamento delle razioni alimentari è la mancanza di fondi che la comunità internazionale non sa gestire. Per questo motivo, il 15 ottobre il Pam ha preferito togliere gli alimenti a oltre 88.000 rifugiati . Da oltre 20 anni gli esuli, scappati d
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A rischio la stabilità del Paese. Membri del Consiglio di sicurezza dell’Onu denunciano la presenza di armi nei campi maoisti e il continuo reclutamento di uomini da parte dell’esercito. Kathmandu – Il Nepal rischia un’escalation militare: mentre l’esercito continua ad arruolare nuove reclute, i ribelli maoisti immagazzinano sempre più armi. È quanto appare da un’ispezione di rappresentanti del Consiglio di sicurezza Onu che lo scorso 23 ottobre hanno visitato il campo maoista di Chulachuli e la caserma di Chauni. Secondo gli accordi di pace firmati nel 2006, i guerriglieri maoisti dovrebbero essere riassorbiti nella società e soprattutto integrati nell’esercito. Ciò non avviene o avviene molto lentamente, tanto che per il 1° novembre i maoisti hanno programmato nuove proteste contro il governo, accusato di violare i diritti della popolazione. Karin Landgren, responsabile dell’Onu afferma che “il processo di pace è ancora lungo” a causa “di container pieni di armi e

UNICEF: BAMBINI A RISCHIO SENZA UN AMBIENTE PROTETTIVO

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"Più di un miliardo di bambini vive in paesi o territori colpiti da conflitti armati e circa 300 milioni di questi bambini hanno meno di 5 anni. 64 milioni di giovani donne tra i 20 e i 24 anni hanno riferito di essersi sposate prima dei 18 anni. Nel 2007 non è stata registrata la nascita di circa 51 milioni di bambini, quasi metà dei quali in Asia Meridionale. Da un'indagine effettuata su 37 paesi, risulta che l'86% dei bambini dai 2 ai 14 anni patisce punizioni fisiche e/o aggressioni psicologiche". Sono i dati del nuovo rapporto Unicef "I progressi dell'infanzia", dedicato quest'anno alla protezione, illustrato dal presidente di Unicef Italia, VincenzoSpadafora. "Nonostante i progressi compiuti, violenza e sfruttamento rimangono una dura realtà nella vita di molti bambini. Milioni di ragazzi e ragazze di tutto il mondo sono vittime della tratta, sono privi delle cure genitoriali o della registrazione alla nascita di cui hanno bisogno per fr

“Blindato” il Nepal per impedire contestazioni all’anniversario dello Stato cinese di Kalpit Parajuli

In occasione del 60° anniversario della Repubblica popolare e del Partito comunista cinese, stretta sorveglianza sui confini tra i due Stati e a Kathmandu. Il governo ha voluto impedire qualsiasi dimostrazione anticinese, da parte dei molti profughi tibetani. Kathmandu (AsiaNews) – Il Nepal ha “blindato” i confini con la Cina in occasione del 60° anniversario della nascita della Repubblica popolare di Cina il 1° ottobre, per impedire qualsiasi azione degli attivisti che lottano per l’autonomia del Tibet. Per l’anniversario, il premier nepalese Madhav Kumar ha anche inviato congratulazioni e auguri a Pechino. Anche la Cina ha bloccato in modo completo il confine nepalese per l’anniversario e le rigide misure di sicurezza permarranno per tutto ottobre. Oggi è stato impedito qualsiasi commercio tra le due parti. Inoltre il Nepal ha aumentato le misure di sicurezza a favore dei diplomatici cinesi, dislocando altri 1700 poliziotti a loro protezione solo a Kathmandu. Ha aumentato la sorvegl

Oddio! Abbiamo finito le capre!

Secondo quanto riferito dall’inglese The Telegraph, la capitale nepalese di Kathmandu avrebbe esaurito la sua scorta di capre da sacrificio pochi giorni prima della più importante festa religiosa dell’anno, Dashain, che celebra la dea indù del potere distruttivo Durga. La penuria di ovini da ammazzare ha obbligato il Governo a mandare degli ufficiali nelle campagne a rastrellare gli animali disponibili. Il Sig. Bijaya Thapa, Vice-direttore generale della Nepal Food Corporation, responsabile dei rifornimenti per la ricorrenza, si augura di riuscire a portare in città altre seimila bestie. Fonte : www.telegraph.co.uk