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Visualizzazione dei post da gennaio, 2012

Adozioni: mentre Obama si muove, Riccardi che cosa fa?

L'America deve adottare di più : settimana scorsa Barack Obama, il Presidente in carica degli Stati Uniti, ha rilasciato dichiarazioni a favore di nuove campagne pro-adozioni. In Italia, a un mese dal conferimento dell'incarico, il Ministro e Presidente della Commissione Adozioni Internazionali Andrea Riccardi non ha fatto ancora sentire una voce specifica a riguardo, pur nella costante affermazione di voler far ripartire l'adozione in un contesto di cooperazione internazionale. A fronte di una calda accoglienza (Riccardi è Presidente della Comunità Sant'Egidio e studioso sensibile alle tematiche sociali) emerge nel mondo dell'adozione il dubbio che il nuovo Ministro voglia preparare un'agenda concentrata sulla sola cooperazione . Dato il livello di consensi di cui Riccardi gode , non si comprende la ragione di tanta attesa. Il rilancio di Barack Obama si presenta quanto mai opportuno per la sorte dei piccoli abbandonati del pianeta nonché per il s

USA 2011, crollo delle adozioni internazionali

 Il gigante vacilla. Anche in America si parla di depressione delle adozioni internazionali: è stato pari a 9.320 bambini il numero di minori autorizzati all'ingresso negli Stati Uniti nel corso del 2011. Numeri in decremento, se confrontati con l'anno precedente: le stese fonti ufficiali relative al 2010 parlavano di 11.459 piccoli figli dell'adozione. Diamo qualche cifra. Il calo registrato nell'anno appena trascorso si attesta su una variazione negativa del 18,66% rispetto al 2010. Sono state soprattutto le adozioni dalla Cina e dalla Russia a calare: un crollo del 23,87% (Cina, con 2589 ingressi contro i 3401 del 2010) e del 10,35% (Federazione Russa, con 970 ingressi contro i 1082 del 2010). Ma è dell'Etiopia il maggior calo registrato, pari al 31,27% (1727 etiopi adottati, contro i 2513 del 2010). Infine, anche i 736 minori adottati dalla Corea del Sud non sono stati pari agli 863 dell'anno 2010 (un calo del 14,71%). Se andiamo poi a sfogliare i dati del

Adozioni in calo ma non è solo questione di crisi

«Il calo delle richieste è forte: rispetto al 2009 e al 2010 è pari almeno al 20-30%. L'impressione, parlando con le coppie che si rivolgono alla nostra associazione è che la situazione di incertezza sociale, il senso di precarietà diffuso, la paura per il futuro vadano contro la progettualità di avere un figlio. negli ultimi mesi abbiamo anche avuto casi di sospensione delle pratiche di adozione per motivi economici – racconta Giovanna Teti, responsabile del settore adozione del Ciai, centro italiano aiuti all'infanzia, attivo dal 1968 con progetti di sostegno a distanza e di adozioni internazionali –. Il costo di un'adozione è circa 15mila euro, un impegno economico che di questi tempi può scoraggiare. Ma non è tutto: i bambini adottabili sono sempre più caratterizzati da bisogni speciali. Provengono cioè da famiglie con forti disagi psichici oppure hanno patologie e malformazioni che rendono indispensabili svariati interventi chirurgici». Non solo adottare costa in term

Riforma del diritto di famiglia per far fronte al calo

ROMA - L'Associazione Certi Diritti propone di riformare il diritto di famiglia per ricolvere il calo delle adozioni. «Nel corso del 2011 in Italia – rende noto il comunicato stampa – sono stati adottati con adozione internazionale 4.022 bambini contro i 4.130 dell'anno precedente (-2,6%). Ad adottare sono state 3.154 coppie a differenza delle 3.241 dell'anno precedente. Lo certifica il Report della Commissione Adozioni che anticipa in sintesi i dati completi della statistica ufficiale che sarà online la prima settimana di febbraio. Il calo delle coppie adottanti porta ad una grave conseguenza: tantissimi bambini restano, ogni anno di più, senza una famiglia. È vero che il calo delle coppie adottanti è da attribuirsi a ristrettezze economiche (data la mole di finanze richieste per affrontare un simile percorso) ed ai tempi lunghissimi di attesa per concludere l'iter. Ma oltre a ciò bisogna riconoscere che il calo delle coppie disponibili ad adottare passa anche per il

Comunicato: Le adozioni internazionali nel 2011

Nel corso del 2011 la Commissione ha rilasciato l'autorizzazione all'ingresso in Italia per 4022 bambini provenienti da 57 Paesi, adottati da 3.154 coppie italiane.  Il primo Paese di provenienza è stato la Federazione Russa con 781 minori, seguita da Colombia (554 minori), Brasile (304 minori), Ucraina (297 minori) ed Etiopia (296 minori). Anche nell'anno appena terminato l'Italia ha dunque superato la soglia delle 4000 adozioni, benché con un lieve calo rispetto al 2010: tale flessione è dovuta principalmente al forte rallentamento delle attività in alcuni Paesi, quali il Vietnam e la Cambogia, conseguente alle recenti riforme legislative nella materia della protezione dell'infanzia e delle adozioni, nazionali e internazionali. E' calato anche il numero delle adozioni in Ucraina, Paese che non ha ancora ratificato la Convenzione de L'Aja e modifica continuamente le condizioni per l'espletamento delle procedure e per l'adottabilità dei minori; c

CONGO – C’è un bambino che va a scuola, gioca a calcio e non si lamenta mai di nulla. E che ha un estremo bisogno di te.

Roger è un bambino congolese, ha sei anni e frequenta il primo anno della scuola primaria. Vive insieme ad altri bambini, presso un centro d'accoglienza. Di lui dicono che ha un carattere tranquillo, che mangia molto e non fa mai i capricci, gli piace giocare a calcio e ha una passione: fare le costruzioni. La madre e il padre di Roger hanno divorziato. Il nuovo marito della mamma non lo ha voluto in casa e così, per un certo periodo – in pratica, prima di entrare nel centro d'accoglienza – Roger ha vissuto per strada. Nell'ottobre del 2011 è stato visitato dal dottore. Gli esami medici dichiarano che è positivo all'epatite A e B. Ora cerchiamo una famiglia che desideri realizzare un miracolo per Roger: il miracolo dell'adozione. Fonte : Ai.Bi. Amici dei Bambini

Adozioni internazionali, Ai.Bi.: 1522 coppie agli incontri informativi

Negli ultimi dodici mesi,  1522 coppie  hanno partecipato agli incontri informativi organizzati da Ai.Bi.:  1197  agli  incontri informativi di gruppo ,  325  agli  incontri one-to-one ;  372 coppie  hanno invece partecipato agli   61 incontri maturativi (3 in più rispetto ai 58 del 2010). Ma osserviamo meglio com'è andato questo 2011, regione per regione. A livello locale, per quanto riguarda gli incontri informativi, la regione più attiva è stata la  Lombardia , con ben 388 coppie agli incontri di gruppo  nella sede di Milano/Affori. A ruota, seguono Firenze (221), Roma (141), Mestre (134), Torino (108), Bologna (61), Bari (50), Salerno e Capua (39), Bolzano (31) e infine Messina e Palermo (fanalino di coda con 24 incontri informativi di gruppo). Numerose anche le coppie  gli  incontri informativi One-to-One, vera e propria novità del 2011 :  325 in  tutto  e precisamente 75 a Salerno e Capua, 54 a Firenze, 50 a Roma, 41 a Messina e Palermo, 38 a Milano, 22 a Torino, 20 a Mestre
CAI, Riccardi: L'adozione va integrata con la cooperazione internazionale ROMA – Abbattono le differenze le parole di Andrea Riccardi sull'adozione internazionale. Parlando dei bimbi adottati semplicemente come di «nostri figli», Riccardi spalanca una nuova prospettiva di adozione e svela l'occhio con cui l'esecutivo osserva l'emergenza abbandono. Adottare è «aprirsi alla mondialità»: è quanto rilasciato dal ministro montiano, delegato alla Commissione Adozioni Internazionali, al quotidiano nazionale La Repubblica, nel corso della video-intervista svolta da Stefano Bernardi – direttore dell'Associazione EnzoB Onlus – dal titolo "Adozioni internazionali, Riccardi: «L'Italia riparte dai figli». Il neo-presidente della CAI dichiara il proprio credo nella famiglia, senza distinzioni ed eccezioni". «Credo che l'adozione internazionale vada intesa anche in una visione di integrazione e cooperazione internazionale. Non voglio dire che l'adozione