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Visualizzazione dei post da novembre, 2010

Mr Brown is Back in Town

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COME E' NATA L'IDEA E’ fine gennaio. Durante una cena, quasi per scherzo, Andrea Pellizzari propone a Bob Rifo, leader e produttore dei Bloody Beetroots, di realizzare una versione electro-dance della canzoncina popolare inglese “London bridge”, da anni la sigla delle candid camera di Mr. Brown. Un paio di giorni e Bob sforna una base strepitosa alla quale manca solo un coro di voci bianche per trasformarla in una potenziale hit. Nello stesso periodo, tramite Stefano Guindani, suo amico e bravissimo fotografo, Andrea conosce i volontari della Fondazione Francesca Rava – N.P.H. Italia Onlus, che da anni lavorano per i bambini dell’America Latina, in particolare per quelli di Haiti. E proprio ad Haiti, dopo il terribile sisma del 12 gennaio scorso, che ha distrutto la capitale Port Au Prince, le cose sono drammaticamente peggiorate, soprattutto per i più piccoli. Andrea decide così di utilizzare il personaggio di Mr. Brown e la canzone scritta da Bob per farne un cd che racco

Tagli al fondo per le adozioni

La finanziaria del 2010 ha cancellato i finanziamenti al Fondo per le adozioni internazionali che tra il 2005 e il 2008 aveva consentito ai genitori adottivi di chiedere il rimborso delle spese sostenute per un massimo di 6 o 4 mila euro (a secondo delle fasce di reddito). Anche il rimborso forfettario di 1.200 euro stenta ad essere distribuito, visto che l’intero Fondo per le politiche della famiglia è stato sensibilmente ridotto, dai 185 milioni del 2009 si passerà a 136 milioni disponibili nel 2011. La misura vale per tutti i cittadini residenti, anche per i figli adottati. Si tratta di un fondo alimentato con 25 milioni di euro annui, che serviranno a garantire le banche per l’eventuale insolvenza (in una misura compresa fra il 50 e un massimo del 75%) dei prestiti che saranno concessi ai nuclei con un nuovo nato. L’interesse, che potrà poi essere migliorato dai singoli istituti aderenti, è fissato al 50% del tasso effettivo medio e prevede un massimo di 5mila euro per finanziamen

Aibi lancia l'allarme: in 10 anni spariranno le adozioni internazionali

Tempi duri per le adozioni internazionali che in Italia, denuncia l’associazione Amici dei Bambini (Ai.Bi.), nel prossimo decennio rischiano di scomparire. L’organizzazione cita i dati dell’ultimo rapporto statistico diffuso dalla Commissione per le Adozioni Internazionali, in particolare quelli relativi al gravissimo calo del numero dei decreti di idoneità rilasciati dai Tribunali italiani per i minorenni. "Se la diminuzione percentuale delle disponibilità e, di conseguenza, delle idoneità proseguirà come è avvenuto negli ultimi anni - ammonisce l’Ai.Bi. In una nota - si giungerà in poco tempo a una estinzione delle adozioni di minori stranieri. I decreti di idoneità pronunciati dai Tribunali italiani in favore delle coppie residenti in Italia, sono infatti passati da 6.237 nel 2006 a 4.377 nel 2009, con una diminuzione costante di anno in anno". Nel 2007, spiega l’Ai.Bi., sono stati rilasciati 5635 decreti mentre nel 2008 ne sono stati emessi 5030. Il dato sul secondo seme

FAMIGLIA Ecco le proposte sulle adozioni

I contributi di Ciai e AiBi alla Conferenza della Famiglia, che ieri hanno partecipato ai lavori del gruppo dedicato Snellimento delle procedure, de-giurisdizionalizzazione dei decreti d'idoneità, maggior attenzione a scuola e post adozione: due storici enti autorizzati presenti alla Conferenza sulla Famiglia di Milano, AiBi e Ciai, hanno presentato le rispettive proposte per migliorare le procedure e il sistema-adozione in Italia. “Quando si parla di famiglie ci sono anche quelle adottive e se parliamo di adozione internazionale, bisogna prendere atto che ci si trova sempre più spesso a contatto con situazioni non facili – dice Graziella Teti, responsabile CIAI per le adozioni internazionali –; per questo chiediamo una maggiore consapevolezza sulle difficoltà del percorso adottivo e aiuti concreti per supportare le famiglie adottive, anche attraverso il sostegno agli enti autorizzati che svolgono una parte complessa dell'iter e spesso rimangono l’unico punto di riferimento ne