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Visualizzazione dei post da dicembre, 2008

Adozioni ormai impossibili trova casa un bimbo su cinque

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Nelle cancellerie dei tribunali per i minori la fila si allunga e la montagna cresce. Pratica su pratica, storia su storia, documenti su documenti. Quindicimila domande di adozione nel 2005, sedicimila nel 2006 ventimila, un numero enorme nel 2007, ancora di più nel 2008, l'anno che sta per chiudersi. Ventimila richieste, poco più di quattromila i piccoli adottati. La statistica è di uno a cinque, per gli altri ciò che resta è attesa, desiderio, sogno mancato: pochi ce la fanno, i più rinunciano, sconfitti da un intrico di lentezze burocratiche, attese infinite, Paesi che d'un tratto chiudono le frontiere, enti inaffidabili, accordi bilaterali inesistenti, politica estera pigra, leggi da riscrivere. Nell'Italia delle "nuove famiglie", dove i figli arrivano da un altrove a volte lontano e a volte vicinissimo,occuparsi di adozioni sia nazionali che internazionali vuol dire fare un viaggio in un paradosso, dove il bisogno e l'offerta d'amore sembrano non pot