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Visualizzazione dei post da novembre, 2009

Nepal, massacrati 20 mila bufali Sacrificio rituale di massa in Nepal

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KATHMANDU - Fra inutili proteste di animalisti venuti da varie parti del mondo, 20.000 bufali sono stati sacrificati a Bayapur, nel distretto nepalese di Bara, in nome di Gadhimai, dea hindu della potenza ritenuta assetata di sangue. Lo sgozzamento di massa dei bufali, scrive oggi il portale Nepalnews , è cominciato dopo che il custode del tempio di Gadhimai, Mangal Chaudhary, ha eseguito il «Panchabali» (sacrificio di cinque animali: topolino bianco campestre, maiale, piccione, capra e bufalo) ed il «Narbali» (sacrificio umano, simbolizzato dalla rottura di una noce di cocco previamente riempita di sangue donato da volontari). Successivamente, di fronte a decine di migliaia di persone provenienti da Nepal e India, 250 persone hanno cominciato il rito sacrificale dei 20.000 bufali offerti dai fedeli affinchè la dea Gadhimai esaudisca i loro desideri. Complessivamente in tutto il Paese in questa due giorni vengono sacrificati qualcosa come 300.000 animali. Il Gadhimai è in effetti il f

Airbus: Nuovi Ordini Da Air Austral e Nepal Airlines

Nuovi ordini per Airbus da Air Austral e Nepal Airlines. Nello specifico, Air Austral ha ordinato due aeromobili A380, mentre Nepal Airlines ha siglato una lettera d'intenti per l'acquisto di un A320 e di un A330-200.

Nepal: maoisti in piazza contro il governo

Imponente protesta in Nepal intorno ai palazzi governativi di Kathmandu. Migliaia i ribelli maoisti in piazza, che hanno dato luogo alla più grande mobilitazione degli ultimi mesi. La polizia avrebbe risposto con la forza, ricorrendo a bastoni e gas lacrimogeni. Vincitori delle ultime elezioni, i maosti avevano lasciato il governo a maggio, in seguito alle mancate dimissioni del capo delle forze armate. “Questa manifestazione è per il popolo – dice dalla piazza l’ex primo ministro Pushpa Kamal Dahal -. Per difendere i suoi diritti e ripristinare la sovranità popolare”. Uscito soltanto nel 2006 da una guerra civile durata 10 anni, il Nepal sta ora vivendo una nuova fase di grande instabilità. I comunisti si erano affermati nel 2008 come forza politica di maggioranza. Una volta al potere, con una riunione straordinaria dell’Assemblea, avevano approvato l’abolizione della monarchia e l’adozione di una forma di governo repubblicana.

Nepal: il tiraemolla dei maoisti

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Forse il Governo nepalese rinuncerà alla riunione prevista a Gorak Sheep, il pianoro sabbioso alle pendici del Monte Everest (Sagarmatha). Un bene anche perché per arrivarci avrebbero dovuto muovere stormi di elicotteri e, forse, a 5300 metri qualche ministro avrebbe tirato le cuoia. Era un modo per spettacolarizzare la crisi dell’ecosistema himalayano (inquinamento, ritirata dei ghiacciai, disboscamento, nubi tossiche) e raccogliere un po’ di soldi dalla nuova moda in voga nella cooperazione internazionale: i cambiamenti climatici. In realtà, l’ecosistema himalayano è messo in difficoltà dall’uomo che produce inquinando (Cina e India), migra per vivere (villaggi nepalesi), affolla le montagne senza controlli (turismo). Su nessuno di questi fattori, penso, il governo nepalese (né gli altri in realtà) possono e vogliono intervenire. E’ già successa una mezza rivoluzione per il solo blocco al traffico di un pezzo di Thamel a Kathmandu, figuriamoci per cose più importanti. Come il bilanc

La decisione dopo le pressioni degli ambasciatori stranieri

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Secondo quanto riferito dagli organi di stampa nepalesi i maoisti avrebbero deciso di revocare lo sciopero generale e le manifestazioni di protesta che avrebbero dovuto bloccare o limitare in modo pesante le attività dell'aeroporto di Kathmandu. La decisione sarebbe stata presa dopo le pressioni e le richieste degli ambasciatori stranieri presenti nel paese e dei funzionari dell'Organizzazione delle Nazioni Unite. I maoisti hanno subito accettato le richieste considerando che i trasporti sono importantissimi per lo sviluppo turistico della zona . Il turismo, infatti, è il settore più importante dell'economia nazionale. Fonti locali, però, fanno sapere che un gruppo di maoisti sarebbe ancora davanti alla cittadella amministrativa senza dare la possibilità di ingresso ai dipendenti. Il governo per ristabilire l'ordine ha mandato nelle città del Paese un totale di 5000 uomini.
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Nepal: revocato blocco in aeroporto, tensioni con i maoisti

I maoisti nepalesi hanno revocato lo sciopero generale e la manifestazione di protesta che avrebbe dovuto bloccare nei prossimi giorni l'aeroporto internazionale di Kathmandu. Lo riferisce la stampa nepalese. La decisione è stata presa in seguito all'intervento degli ambasciatori stranieri e dai funzionari dell'Onu presenti in Nepal, che hanno chiesto ai maoisti di recedere dal blocco. Questi ultimi, consapevoli del fatto che l'unica vera fonte di guadagno per la piccola repubblica himalayana è il turismo, hanno deciso di revocare il blocco all'aeroporto. Ma la tensione non si placa. Un centinaio di maoisti siede ancora dinanzi alla cittadella amministrativa della capitale indiana, non permettendo da alcuni giorni l'ingresso o l'uscita di dipendenti, lasciando solo piccole finestre temporali aperte e interrompendo i lavori dei ministeri. Il governo ha dispiegato in tutta la città oltre 5'000 agenti per evitare manifestazioni. I maoisti, usciti mesi fa da