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Visualizzazione dei post da aprile, 2012

Vietnam chiede aiuto a Oms dopo 19 decessi per misteriosa malattia

Hanoi (Vietnam), 20 apr. (LaPresse/AP) - Il Vietnam ha chiesto aiuto all'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) nelle indagini su una misteriosa malattia che ha causato la morte di 19 persone e l'infezione di altre 171 in una zona povera nella parte centrale del Paese. Lo ha riferito Le Han Phong, a capo del Comitato del popolo nel distretto Ba To, nella provincia di Quang Ngai. La malattia ha colpito soprattutto bambini e giovani. Inizia con una febbre alta, perdita di appetito ed eruzioni cutanee sulle mani e sui piedi. I pazienti che non vengono curati nella fase iniziale possono sviluppare problemi al fegato e, infine, la sindrome da disfunzione d'organo multipla. Quasi cento persone rimangono ricoverate e dieci di loro sono in condizioni critiche. Pazienti con sintomi più moderati vengono curati a casa. Se riconsciuta nelle fasi iniziali la malattia può essere trattata abbastanza facilmente, ma nel caso di 29 pazienti si è ripresentata. Un team di ufficiali inviati

ADOZIONI. La Cambogia riaprirà dal 2013

L'annuncio dopo più di due anni di blocco Dal 1 gennaio 2013 la Cambogia riaprirà alle adozioni internazionali. Lo dice il sito di AiBi, riportando un annuncio del ministero degli affari sociali della Cambogia. Dal 1 gennaio 2013 la Cambogia ricomincerà a ricevere nuovi dossier delle coppie che intendono fare adozione internazionale. Le adozioni con la Cambogia erano sostanzialmente bloccate da più di due anni, dopo che nel dicembre 2009 la Cambogia ha adottato la nuova legge in materia di adozione internazionale. Il prossimo passo per ripartire è il riaccredita mento degli enti autorizzati, passo che dovrebbe essere poco più che una formalità. Infatti nel 2011, in occasione della missione a Phnom Penh, l'allora sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Carlo Giovanardi, Presidente della Commissione per le Adozioni Internazionali aveva sottoscritto un accordo con il Ministro del Regno di Cambogia per gli affari sociali, Ith Samheng, accordo che preved

Ultimo decennio: 1, 3 trilioni di dollari spesi per i poveri nel mondo….

Nello scorso post abbiamo letto che la povertà persiste, anzi in alcune aree aumenta, malgrado siano stati spesi (fra tasse e donazioni) circa USD 1,3 trilioni nell'ultimo decennio (130 miliardi nel 2010), da quando è partita la grancassa dei MDGs. A questa massa di denaro, investita dagli stati (le nostre tasse), si deve aggiungere qualche decina di miliardi di dollari proveniente dalla donazioni private. Questo flusso di soldi fluisce verso i governi dei paesi poveri, le organizzazioni internazionali, il sistema delle ONG (circa il 15%). Si calcola che fra stipendi, consulenze, spese di struttura, acquisti nei paesi donatori circa il 55% rimanga dove è partito. I risultati sono penosi se comparati all'investimento, la povertà aumenta nelle aree escluse dalla globalizzazione e dal libero mercato e tutti gli indici (salute, istruzione, sicurezza, discriminazione) migliorano solo grazie alla diffusione delle tecnologie e delle conoscenze (dove queste arrivano). Metà del mondo vi

UK: adozioni in 6 mesi

Pagelle per chi si occupa di adozioni. È questo il nuovo strumento, metà statistico, metà deterrente, con cui la Gran Bretagna intende letteralmente «prendere in contropiede» la crisi dell'adozione. Lo ha rivelato recentemente la BBC: il nuovo piano per l'adozione programmato dal Governo di David Cameron chiederà alle autorità locali – cui per legge si rivolgono le coppie che intendono adottare – di pubblicare tutti i numeri delle proprie performances. Quelle buone e quelle cattive. «Sono convinto che questo intervento farà luce sulle autorità che lavorano bene e su quelle che necessitano di migliorare – ha dichiarato Michael Gove, Segretario britannico all'Educazione, che proviene da una storia personale di abbandono e di adozione. Le autorità locali non devono avere dubbi sul fatto che ci aspettiamo dei miglioramenti entro i prossimi mesi». Spingere sulla rapidità delle adozioni è il diktat di Cameron e compagni a tutto il Paese. Adozioni rapide, nelle intenzioni del nuov

Adozioni: genitori cercasi

In soli sei anni il numero delle coppie disponibili si è dimezzato. Secondo la Commissione adozioni internazionali «è cresciuta la consapevolezza», ma gli enti autorizzati confermano la preoccupazione. Ora è ufficiale: l'istituto dell'adozione internazionale in Italia è in sofferenza. A certificarlo è stato il rapporto statistico 2011 della Commissione Adozioni internazionali (CAI), la massima autorità in materia. Due sono i dati su cui riflettere: l'anno scorso il numero dei minori arrivati in Italia ha, sì, superato ancora la significativa quota di 4000, scendendo solamente del 2,6 per cento rispetto al 2010, ma al contempo i decreti di idoneità emessi dai tribunali per i minorenni e pervenuti alla CAI al 31 dicembre 2011, sono stati soltanto 3.179. Ciò significa che rispetto al 2010, in cui i decreti sono stati 4.277, le coppie disponibili all'adozione sono calate di oltre un migliaio. Un dato ancor più negativo, se lo si paragona alle 6.237 coppie idonee del 2006: i