AiBi rilancia la campagna per la gratuità per le ADOZIONI

Già raccolte 10mila firme

Lo sappiamo tutti, l'adozione internazionale costa. Oltre alle difficoltà del percorso, una coppia che si rende disponibile ad accogliere un bambino senza famiglia deve infatti mettere nel bilancio una cifra che varia tra i 6mila e i 25mila euro. L’adozione diviene così un costoso atto d’amore, un privilegio per pochi.

Per questo già nell'autunno 2007 gli enti autorizzati alle adozioni internazionali ma anche molte associazioni familiari avevano dato vita a una grande campagna per chiedere la gratuità dell'adozione internazionale. Due le cordate partite, L'adozione non ha prezzo e No price for children, poi confluite in un'unica raccolta firme che aveva incassato l'appoggio esplicito del presidente Napolitano e portato il ministro Bindi a varare il bonus di 1200 europer chi aveva adottato nel 2007.

Ora AiBi rilancia la campagna che - precisa - in realtà non si è mai fermata. Sul sito infatti, anche in questi mesi, hanno continuato a piovere adesioni: il contatore oggi è a 10.268. Si riparte con la raccolta firme e anche con la tessitura di un consenso politico, presso deputati e senatori di entrambi gli schieramenti.

Un consenso che era già molto ampio. "A partire dal prossimo anno si garantirà gradualmente il totale rimborso delle spese", aveva detto la Bindi a dicembre 2007. Poi il cambio di Governo, e il silenzio, nonostante lo stesso Carlo Giovanardi, ora presidente della CAI, avesse firmato la petizione e fatto approvare, stando all'opposizione, un ordine del giorno che impegnava il governo a muoversi verso la gratuità dell'adozione.

Firma la petizione: www.aibi.it

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